Unico nel suo genere – racconto su L’Altro Femminile
Unico nel suo genere è il titolo di un mio nuovo racconto breve che è stato pubblicato, qualche settimana fa, sul blog de L’Altro Femminile. Donne oltre il consueto (grazie, grazie, davvero grazie alla redazione che continua a darmi spazio). Il racconto fa parte della rubrica Pillole di femminile e puoi trovarlo a questo link.
[Attenzione: da qui in avanti, SPOILER! Ti racconto qualcosina sulla genesi del racconto. Poca roba, ma, se sugli spoiler sei ipersensibile, meglio non leggere questo post se prima non hai letto il racconto; non preoccuparti, è breve.]
Come già era accaduto per un altro racconto, Lo stalker, anche Unico nel suo genere non è del tutto inedito: esisteva già, in una forma molto sintetica ed embrionale, perché era nato nell’ambito di un workshop di scrittura creativa, coordinato da Annamaria Testa, a cui avevo partecipato diversi anni fa (v. questo post). In quel contesto avevamo svolto diversi esercizi, parecchi dei quali nascevano dall’interpretazione di soggetti fotografici, e come già in altri casi avevo cercato la sorpresina finale che desse un senso al contenuto del racconto, anche in relazione al suo titolo (insomma, lo stesso giochino che ho fatto anche con Sempre la solita Storia e con Ambra, v. i link in fondo).
Volendo quindi proporre dei contenuti per L’Altro Femminile, ho pensato che tutto sommato questo poteva avere senso: mi piace mostrare come anche la vita in apparenza più banale e monotona possa avere in sé una carica rivoluzionaria, se per arrivare a quella vita sono state fatte scelte importanti. Mi interessava anzi suscitare in chi legge la sensazione di non capire a cosa facciano riferimento il titolo e le prime righe, volevo che il lettore si ponesse delle domande: ma perché il protagonista sarebbe “unico nel suo genere”? In base a che cosa si ritiene così originale, così diverso dagli altri, visto che nella sua vita non c’è proprio nulla di eccentrico, pionieristico o trasgressivo?
Ecco: se la risposta a queste domande (che sta nell’ultima riga) suscita un sorriso di empatia, allora il racconto ha funzionato.
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L’Altro Femminile è un magazine online con l’obiettivo di infrangere gli stereotipi legati alle idee più comuni di “donna” e di “femminilità”, per andare alla ricerca di una presenza e di un tocco, per l’appunto femminile, nei settori più eterogenei (cultura, arte, imprenditoria, economia ecc). Ovunque cioè le donne possano distinguersi non solo per le loro capacità ma per un “filtro” tutto loro che permette di aprirsi a una determinata visione del mondo.
Gli altri miei racconti sul magazine sono Sempre la solita Storia (backstage in questo post); Lo stalker (backstage in questo post); Ci sono solo io (backstage in questo post); Ambra (backstage in questo post).