Sempre la solita Storia – racconto su L’Altro Femminile
Ho una bella notizia: una piccola collaborazione con L’Altro Femminile!
Si tratta di un magazine online, suddiviso nelle due categorie “Blog” e “Rivista”, con l’obiettivo di infrangere gli stereotipi legati alle idee più comuni di “donna” e di “femminilità”, per andare alla ricerca di una presenza e di un tocco, per l’appunto femminile, nei settori più eterogenei (cultura, arte, imprenditoria, società, economia ecc). Ovunque cioè le donne possano distinguersi non solo per le loro capacità ma per un “filtro” tutto loro che permette di aprirsi a una determinata visione del mondo.
Così ho proposto un racconto breve per la rubrica Pillole di femminile e, con mia gioia, è stato accettato. Si intitola “Sempre la solita Storia” e lo trovi a questo link.
[Attenzione: da qui in avanti, SEMI-SPOILER! Ti racconto infatti come è nato il racconto e qual è il suo tema. Se non vuoi rovinarti la sorpresa, meglio leggerlo prima; non preoccuparti, è brevissimo, ti porta via mezzo minuto.]
Scrivendolo, pensavo a un’attitudine abbastanza diffusa nel nostro tempo come il mansplaining (uno fra i più irritanti, fra i numerosi fenomeni che tendono a “tenere le donne al loro posto”) e ho pensato a come esso poteva essere vissuto anche in passato, in tempi in cui le donne stavano ben più ai margini di quanto non succeda ora, e di come perfino donne dotate di carisma e di autorità dovessero ritenerlo insopportabile.
Naturalmente, in un contesto molto lontano dai giorni nostri, non è possibile usare la parola mansplaining, e in questo è consistita la mia sfida di scrittura. È una storia piccola, nulla di trascendentale, però la caccia al patto narrativo con il lettore (“e dài, leggi con attenzione, cerca di capire di cosa ti sto parlando anche se non posso essere esplicita”) e alla rivelazione finale (comprensibilissima per chiunque non sia vissuto in una caverna negli ultimi due millenni) è stata un’attività stimolante. Grazie allo staff de L’altro femminile per lo spazio concessomi: proporrò altri raccontini in futuro, sperando che siano graditi anche quelli.