Ci sono solo io – racconto su L’Altro Femminile
Ci sono solo io è il titolo di un mio nuovo raccontino breve che è stato pubblicato oggi sul blog de L’Altro Femminile. Donne oltre il consueto (e come sempre ringrazio la redazione per aver accettato il mio testo). Il racconto fa parte della rubrica Pillole di femminile e puoi trovarlo a questo link.
[Attenzione: da qui in avanti, SPOILER! Ti racconto infatti di cosa parla e come è nato il racconto. Se non vuoi rovinarti la sorpresa, meglio leggerlo prima; ma non preoccuparti, è piuttosto breve.]
A differenza del racconto che è stato pubblicato il mese scorso (Lo stalker), che era le versione ampliata di un vecchio embrione narrativo, Ci sono solo io è del tutto inedito e scritto appositamente per L’Altro Femminile. Data la linea editoriale del magazine, volevo lavorare su un tema che avesse molto a che fare con le donne: dopotutto, è quello che avevo già fatto con Sempre la solita Storia e con, appunto, Lo stalker (per qualche backstage sulla genesi di quei due racconti e sugli argomenti che affrontano, puoi consultare questo post e quest’altro post).
Quindi ho pensato a un tema che mi ronza spesso in testa: la situazione dei caregiver in Italia. Anzi più spesso delle caregiver, femminile, perché per ragioni meramente culturali c’è la tendenza a far sì che il lavoro di cura delle persone anziane o disabili ricada spesso sulle donne della famiglia, molto più raramente sugli uomini.
Poi ho aggiunto un tocco più personale, e cioè il timore (motivato da una nutrita serie di precedenti in famiglia) di vivere la vecchiaia in uno stato di demenza, e quindi di dover pesare sulle spalle di mia figlia – non tanto perché sia femmina, ma più banalmente perché è figlia unica. Infine, un accenno all’elemento economico, che, per quanto sia prosaico, in questi contesti è anche drammaticamente primario. In effetti questo tema delle persone anziane non più autosufficienti l’avevo già trattato in un altro racconto che ho pubblicato su questo stesso blog in due puntate (si intitola Sala d’aspetto ed è ambientato a Eastbourne, la località inglese dove si trova il pavilion di questa foto), ma lì si dava per scontato che le risorse economiche per l’accudimento della vecchietta con l’Alzheimer ci fossero, mentre in Ci sono solo io la situazione è diversa.
Insomma: un racconto per niente allegro, senza simpatici ribaltamenti come in altri casi: stavolta, ho provato semplicemente a raccontare una verità nuda e cruda. In parte traendo ispirazione anche da Say My Name, canzone dei miei amati Within Temptation, scritta da Sharon Den Adel proprio pensando alla sua mamma, malata di Alzheimer (a questo link puoi leggere il testo completo).
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L’Altro Femminile è un magazine online con l’obiettivo di infrangere gli stereotipi legati alle idee più comuni di “donna” e di “femminilità”, per andare alla ricerca di una presenza e di un tocco, per l’appunto femminile, nei settori più eterogenei (cultura, arte, imprenditoria, economia ecc). Ovunque cioè le donne possano distinguersi non solo per le loro capacità ma per un “filtro” tutto loro che permette di aprirsi a una determinata visione del mondo.