Mercoledì, la serie tv – Fantasy
Mercoledì (in originale Wednesday) è la miniserie in 8 episodi distribuita su Netflix e dedicata alla giovane rampolla della Famiglia Addams, interpretata da Jenna Ortega. I primi quattro episodi sono stati diretti da Tim Burton, i successivi da Gandja Monteiro e James Marshall.
Si tratta di un divertente mix di tanti generi, dal soprannaturale al teen drama, dal mistery all’horror. La storia inizia quando Mercoledì viene iscritta alla Nevermore Academy, scuola privata per ragazzi dalle più disparate ascendenze sovrannaturali (ad esempio licantropi e sirene, tra cui “l’ape regina” Bianca) situata nella cittadina di Jericho. La protagonista deve uscire dal guscio di cinismo e sociopatia che la contraddistingue, e venire a capo di misteri vecchi e nuovi che ruotano intorno alla scuola e a Jericho, un tempo villaggio di padri pellegrini e fanatici religiosi.
A dispetto delle tante tradizioni narrative che si intrecciano nella serie, per quel che mi riguarda l’argomento sovrano dell’intera storia è il rapporto genitori-figli. Non c’è uno studente della Nevermore Academy, dico uno, che non abbia con i suoi genitori un rapporto a dir poco conflittuale, una situazione in cui i ragazzi soffrono perché non si sentono all’altezza delle aspettative della famiglia. Chi dai genitori è ignorato, chi ricattato, chi guardato con sufficienza.
C’è perfino un accenno a un campo estivo dove mandare i licantropi che non si comportano come ci si aspetta da loro, riferimento fin troppo esplicito a certi luoghi dove vengono spediti i ragazzi gay da genitori che non vogliono accettare il loro orientamento sessuale. Quanto a Mercoledì, lei ritiene che sua madre Morticia, un tempo studentessa brillante alla Nevermore, pretenda lo stesso tipo di successi e di fama dalla figlia; fortunatamente il rapporto fra le due migliora, mentre vari compagni di Mercoledì non sono altrettanto fortunati.
Poi sì, okay, ci sono i mostri, gli omicidi, i misteri, i superpoteri, i dipinti che prendono vita, i discendenti di famiglie malvagie, la presenza di altri membri della famiglia Addams (Gomez, Morticia, Pugsley, Mano, zio Fester)… ma davvero tanto ruota intorno al conflitto generazionale, alle aspettative, all’incertezza del futuro per gli adolescenti. Che è forse il motivo per cui ho guardato questa serie insieme a Mini-Velma ed entrambe non vedevamo l’ora di divorare una puntata dietro l’altra per poi discutere dei vari personaggi, di chi aveva ragione e chi torto, chi aveva pretese assurde e chi reazioni esagerate… oltre a fare ipotesi (devo dire abbastanza accurate) su chi poteva essere l’assassino, il mandante, la spia eccetera. Insomma quando un prodotto televisivo attraversa le generazioni e piace a genitori e figli, è un gran bel segnale. Personalmente consiglio di guardare Mercoledì perché ci si diverte, e volendo ci si diverte insieme.