Adaline, l’eterna giovinezza (titolo originale The Age of Adaline) è un film uscito nel 2015, diretto da Lee Toland Krieger, con protagonisti Blake Lively, Michiel Huisman e Harrison Ford.

Racconta la storia di una ragazza, Adaline appunto, che nel 1935 si imbatte in uno straordinario fenomeno naturale a causa del quale smette di invecchiare. “Congelata” all’età di 27 anni, prosegue la sua vita costringendosi a cambiare periodicamente residenza, lavoro, abitudini e identità, in modo da non finire prigioniera di enti governativi e/o scientifici che la tratterebbero come una cavia. Durante questa strana esistenza mette al mondo una figlia, che nell’anno in cui si svolge il film, il 2015, è già più anziana di sua madre. Finché sulla strada di Adaline un amore del presente si intreccia con uno del passato, e l’eterna fuga di Adaline sembra destinata ad arrestarsi.

Adaline è un film che adoro. Se proprio devo trovargli un difetto, è un eccesso di casualità nella trama: per caso Adaline smette di invecchiare, per caso si imbatte in una persona che è legata a un’altra persona in cui si era già imbattuta, per caso alla fine del film le succede una cosa stranissima che in un certo senso le era già successa… però, proprio questo rimbalzare di coincidenze può anche far pensare che Adaline sia una storia che parla di destino, di predestinazione o come la vogliamo chiamare.

E lo fa in un modo delicato, seppure inserendo un elemento da fumetto di supereroi nella vita di una donna che più normale non potrebbe essere, e che normale vuole continuare a essere. Blake Lively è in stato di grazia, ma anche gli altri interpreti non sfigurano affatto, e riescono sopra ogni altra cosa a centrare un perfetto senso della misura (immagino opportunamente diretti dal regista) che portano da uno spunto fantascientifico a una storia dolce, umana, sulla solitudine e sulla capacità di sfidare le nostre paure.

Consigliatissimo a chi ama originalità, delicatezza e mistero, ma senza concentrarsi troppo sulla soluzione di quest’ultimo.