Rialzarsi e camminare
Il 2023 è stato un anno brutto. Ma brutto forte, come si può desumere anche dalla mia sparizione da internet. Dai social e da questo blog, tanto per dire. Per farla breve, io quando sono preda di costanti preoccupazioni e malumori divento uno zero sul fronte della produttività e della voglia di fare. Non leggo, non scrivo, continuo con il tennis giusto perché mi serve come sfogo emotivo e produzione di endorfine, altrimenti manco quello farei.
Tre sono state le ragioni di questo periodaccio. Problemi di salute di Mini-Velma (gravissimi no, ma invalidanti sì), la morte dei miei cani Aris e Harry a pochi mesi di distanza l’uno dall’altra, e infine aver subito un’esperienza di ghosting lunga (tutto il 2023 senza contare l’ancor più lungo breadcrumbing pregresso), dolorosa e umiliante. Tutte cose, me ne rendo conto ora che le butto giù per iscritto, destinate a non avere soluzione oppure, se va bene, ad averne in tempi lunghi.
Sta di fatto che, da quando lo scorzo 1 marzo la veterinaria mi ha comunicato la pessima diagnosi di Harry (poche settimane dopo che avevamo perso Aris), è come se mi fossi messa in pausa dall’esistenza. Poi ci si è aggiunto il resto, ed ecco un anno vissuto alla boia d’un Giuda, insomma questo ammucchiarsi di brutte faccende ha avuto un’influenza devastante su ogni aspetto della mia vita tra cui letture, scrittura, lavoro eccetera. Di cinque attività lavorative a cui mi sono dedicata nel 2023, due le ho seguite senza un minimo di professionalità né di affidabilità, ho proprio fatto un gran casino; per fortuna dovevo rapportarmi con persone di infinita pazienza e benevolenza nei miei confronti, altrimenti sarei stata (giustamente) presa a pedate nel sedere. Verso fine anno ho recuperato un minimo di controllo, così sono riuscita a essere più brava con i rimanenti tre impegni, per i quali ho anche ricevuto diversi complimenti che mi hanno tirata su.
Insomma, per tutto ciò che concerne le attività “letterarie” e professionali, il proposito del 2024 è di continuare sulla strada del recupero. La cattiva salute di Mini-Velma rimane quella che è, inoltre si porta dietro a cascata una serie di conseguenze che danno ulteriori ragioni di nervosismo. Però, è vero che lo strazio per la perdita di Aris e Harry col tempo diventa più gestibile. Quanto poi a quel brutto ghosting, ormai lo do per assodato e provo a considerarlo un capitolo chiuso secondo la massima “non rimpiangere quello che non sarà più, sorridi invece per quello che è stato”.
Elementi positivi? I principali sono cinque. Ovviamente Tecno-Velmo e i miei parenti, che rimangono solide rocce; i giorni d’estate in Val Trebbia, meraviglioso luogo in cui rigenerarsi; alcune belle persone con cui ho avviato e/o ripreso e/o solidificato e/o intensificato i contatti; il Cane-Sorcio che ha condiviso con noi la solitudine e lo spaesamento post-Aris e post-Harry…
…e poi c’è Nikos (Ciccio per gli amici), arrivato in famiglia lo scorso 24 settembre. Grande, morbido, tenero Nikos. ^__^