The Witcher, la serie tv – Fantasy

The Witcher è la serie fantasy, prodotta da Netflix, tratta dall’omonima serie di romanzi e racconti scritti dal polacco Andrzej Sapkowski.

27-12-2019-BLa genesi di questa serie tv è abbastanza particolare: infatti, le opere letterarie dedicate a The Witcher sono rimaste abbastanza inosservate per anni, finché CD Prijekt e Atari vi si sono ispirate per un videogame che ha avuto un successo notevole. A quel punto, le storie del protagonista Geralt di Rivia sono timidamente entrate nell’immaginario collettivo di videogamer e appassionati di fantasy, e a un certo punto hanno suscitato l’interesse di Netflix. E, ancor meglio, hanno suscitato l’interesse di Henry Cavill (nerd e videogiocatore) per interpretare il protagonista.

In questa prima stagione, veniamo a conoscenza dell’universo in cui vive Geralt: un luogo abbastanza tetro, in cui convivono (male) umani ed elfi, in cui sbucano qua e là enormi e orribili mostri, in cui (come in ogni universo fantasy simil-medievale che si rispetti) c’è abbondanza di guerre, faide e intrighi politici. E una sorta di accademia in cui vengono addestrate e istruite le persone dotate di poteri magici, cosicché possano negli anni successivi essere inviate nei più importanti luoghi di potere in qualità di consiglieri.

27-12-2019-DLa storia si svolge su piani temporali diversi ed è in gran parte basata sulla profezia secondo cui Geralt è legato dal destino a una giovane principessa perduta (Cirilla, erede al trono del regno di Cintra). Contestualmente, seguiamo le vicende di Yennefer, una ragazza deforme e reietta che, attraverso addestramenti e sacrifici, diventa una potente e bellissima maga; e conosciamo il bardo Ranuncolo nel ruolo della “spalla comica” dell’eroe.

L’accavallarsi dei piani temporali mi ha dato qualche fastidio nel seguire e ricostruire la trama; per il resto, questa prima stagione mi è piaciuta! Henry Cavill è imponente e credibile come guerriero solitario dai grandi poteri (lo scontro con gli sgherri di Renfri nel primo episodio è memorabile – complice anche un interessante backstage diffuso in rete e raccontato dallo stesso Cavill), e gli intrighi di potere che ruotano intorno ai vari regni sono complessi quanto basta. A dare una marcia in più, però, direi che è Yennefer: l’evoluzione, le scelte, i rimpianti, i poteri magici, tutto di questo personaggio è intenso e tridimensionale.

E guarda caso, proprio sul suo destino verte il cliffhanger che conduce lo spettatore verso la seconda, attesa stagione.

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