
The Mandalorian Adventures è il primo gioco da tavolo di Star Wars che mi sia capitato di provare: un bel dungeon crawler fantascientifico.
Si gioca muovendo delle pedine su una serie di mappe, che si susseguono le une alle altre in un apposito libro e aumentano una dopo l’altra il livello di difficoltà, sia per le regole da applicare sia per le missioni da portare a termine. I giocatori interpretano dei personaggi, tra cui ovviamente The Mandalorian, che possono compiere certi tipi di azioni (spostarsi, attaccare, spiare, pianificare operazioni future…), ma solo in un numero prestabilito (due per turno) e sapendo che, se la somma di determinati punteggi che si trovano sulla plancia e sulle carte azione superano un determinato numero, le cose si complicano perché bisogna pescare delle apposite carte evento che spesso e volentieri mettono in gioco nuovi nemici. Quindi, per ogni azione bisogna bilanciare con cautela i pro e i contro.
Però, e qui sta la parte divertente, essendo un gioco cooperativo c’è la possibilità di consultarsi! Funziona circa così:
– Allora, se io muovo di tre caselle e arrivo qua?
– Per attaccare il tizio con la pistola? Ha un sacco di punti vita, allora è meglio che muova lì anche io così collaboro al pestaggio.
– Ma poi finisci a portata del cecchino sul tetto, non è meglio se passi dietro al secondo edificio?
– E se invece di muovere alla cieca facciamo una mossa di spionaggio e giriamo quel gettone per sapere cosa nasconde?
– Ci avevo pensato, ma il punteggio della mossa di spionaggio sommato a quello sulla plancia fa 5, vuol dire che poi ci tocca pescare una carta evento…
Insomma alla fine si pianifica una strategia comune e si procede. Se la missione va in porto si è tutti vincitori, se non ci si riesce bisogna ricominciare da capo e riprovare (o, alla peggio, cambiare missione). Io fino ad ora ci ho giocato due volte e mi sono divertita un mondo! The Mandalorian Adventures è edito da Asmodee e costa una cinquantina di euro, un prezzo onesto per la quantità di materiali contenuti nella scatola. Insomma lo consiglio senz’altro: è una bella immersione nella fantascienza di Star Wars e, nota di merito, è godibile anche da chi non è un fan della saga di George Lucas.