Stumptown – Soundtrack

Stumptown è una serie poliziesca, per l’esattezza del genere “detective reduce di guerra con problemi di alcolismo e famiglia difficile” in onda dallo scorso autunno su ABC (in Italia su Fox, uno dei canali Sky) e interpretata da Cobie Smulders nei panni della protagonista Dex Parios.

È tratta dall’omonima04-06-2020-b serie a fumetti scritta da Greg Rucka (una garanzia, in fatto di crime stories) e disegnata da Matthew Southwork, edita dalla Oni Press.

Fra i tanti problemi di Dex, c’è l’essere quasi sempre a corto di denaro. Non potendo dedicarsi a un lavoro stabile e tradizionale, poiché i suoi disturbi da stress post-traumatico condizionano troppo spesso i suoi comportamenti, Dex lavora in proprio come investigatrice privata e va in giro con una macchina vecchia e malridotta, che non può permettersi di rottamare per prenderne una nuova.

Ma quindi… la soundtrack?

Ci arrivo.

04-06-2020-cL’auto di Dex è una Ford Mustang del ’64, nella quale si trova un vecchio mangianastri mezzo rotto che contiene un’audiocassetta impossibile da estrarre e che, peggio ancora, parte per conto suo quando vuole. Sul nastro è incisa una playlist di musica pop degli anni Ottanta e Novanta, ed ecco che, se la macchina prende una buca o urta qualcosa, il mangianastri si mette in moto e il brano che c’è in quel momento sulla cassetta diventa la colonna sonora della scena: per esempio, nella sequenza iniziale del primo episodio, “Sweet Caroline” di Neil Diamond fa da sottofondo a una colluttazione che si svolge proprio dentro l’abitacolo, creando così un fantastico effetto comico di straniamento.

 

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Ci sono pezzi come “Girls Just Wanna have Fun” di Cindy Lauper, “Don’t Go Breaking My Heart” di Elton John, “We Belong” di Pat Benatar e tanti altri che l’orecchio riconosce (l’elenco completo è in questa playlist di Spotify). Ogni brano sembra l’accompagnamento ideale per ciascun episodio, è come se la Mustang fosse un personaggio a sé.

La serie tv è godibile, la protagonista intrigante, la colonna sonora merita. Per me, è da vedere e da ascoltare.

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