
Sottosopra è una miniserie a fumetti in tre parti, pubblicata da Sergio Bonelli Editore fra agosto e ottobre di quest’anno, scritta da Luca Enoch e disegnata da Riccardo Crosa.
L’idea alla base della miniserie è straniante: di punto in bianco, sulla Terra la forza di gravità si inverte solo per la materia organica (quindi persone, animali, acqua, cibi), che di conseguenza “cade verso l’alto” fino a sparire su nel cielo. A meno che non riesca a interrompere la caduta aggrappandosi o appoggiandosi a qualcosa. Va da sé che questo comporta disastri di ogni genere, cadaveri incastrati fra i rami degli alberi, parcheggi sotterranei con la gente spiattellata contro i soffitti, difficoltà a reperire cibo e acqua, insomma un contesto apocalittico. I protagonisti sono due ragazzi, Giorgia e Alessandro, che si arrabattano a sopravvivere con la giusta dose di ingegno e incoscienza. Giorno dopo giorno, si imbattono in diversi pericoli: da gruppi di fanatici religiosi che infestano la città a squadre di militari super-addestrati ed equipaggiati. Finché l’apparizione di misteriose creature luminescenti cambia la situazione.
Dal punto di vista grafico, Sottosopra è un prodotto affascinante: le prospettive rovesciate sono una bella sfida per capire da che verso si muovono gli oggetti, dove sono appoggiati i personaggi, se a testa in su o a testa in giù… definizione che si fa scivolosa perché non dipende più da dove si trova il suolo terrestre ma da dove “tira” la gravità: verso l’alto per la materia organica, verso il basso per quella inorganica. Riccardo Crosa è un bravo “regista” della tavola, alterna panoramiche e riprese ravvicinate. Da un lato ti guida nel caos di questo mondo, dall’altra ti scombina la percezione spaziale e ti costringe a uno sforzo di lettura notevole: viene la tentazione, a volte, di girare le pagine di 180 gradi e vedere che effetto fa. Da segnalare, per il mood complessivo, anche il contributo importante di Paolo Francescutto che è un gran bravo colorista.
La trama e i suoi snodi narrativi, invece, non mi hanno convinta del tutto. Senza voler fare spoiler, ho colto il senso complessivo della storia e i suoi punti più incisivi, ma il finale è troppo vago per i miei gusti, e soprattutto poggia su un deus ex machina sbucato dal nulla. La parte di Sottosopra che ho trovato più interessante è la presenza dei fanatici religiosi. Costoro, in assoluta buona fede, agiscono affinché tutte le creature viventi “prendano il volo” e si adeguino a questa specie di apocalisse che chiaramente, dal loro punto di vista, è voluta da un potere divino. Per la serie, “quando succede qualcosa che non capisco ci metto subito di mezzo la religione o comunque il soprannaturale” (e, irritante paradosso, in questo caso avrebbero quasi ragione). Uno spunto di riflessione sempre azzeccato, anche quando arriva da un’opera che non riesco a considerare pienamente riuscita.
Nota aggiuntiva: fa sempre piacere che, da un editore con un impianto molto tradizionale quale la Bonelli, escano piccoli esperimenti come questo. Lo trovo un segno di vitalità, tra l’altro meno appariscente rispetto ad altre operazioni come i team-up con i personaggi della DC Comics). Onore al merito.