Shalimar: portrait by Afterlaughs – Artwork 5

Ormai, per chi segue questo blog con regolarità, il nome di Shalimar Frost è fin troppo noto. Da un punto di vista strutturale è (soprattutto all’inizio) uno dei personaggi principali di The Silent Force, che muove diversi eventi e ne subisce altri. Da un punto di vista emotivo, è IL motore dell’intero progetto.

Afterlaughs, talentuosa artista che mi sta aiutando a visualizzare alcuni personaggi, aveva già realizzato una serie di schizzi e studi, più questo ritratto che mi aveva letteralmente commossa:

29-03-2016-B

Le ho però chiesto un’ulteriore illustrazione dedicata a Shalimar: come ormai si è capito, visualizzare i personaggi mi è utile ad affinare le loro caratteristiche nel momento in cui scrivo scene e dialoghi che li vedono protagonisti. Se però il ritratto mette in luce il lato più serio e drammatico del nostro ufficiale, per la nuova illustrazione volevo qualcosa di più comunicativo, più invitante. Per carità, Shalimar è un personaggio che passa attraverso esperienze difficili, ma a suo modo ha anche un’indole cordiale e affettuosa. Così, quando Afterlaughs mi ha chiesto di preciso come volevo la nuova illustrazione (posa, espressione, abbigliamento, equipaggiamento), le ho risposto così:

Per la fisionomia, va benissimo continuare sulla linea del ritratto e degli schizzi che avevi fatto per il volto. Mi raccomando gli occhi verdi e la cicatrice che attraversa il sopracciglio sinistro . Come abbigliamento, restiamo sull’armatura completa di cui avevi disegnato fronte e retro (ma togliamo il mantello), oppure un abbigliamento fantasy femminile ma non seminudo e scollacciato – magari ispirato / scopiazzato da quelli raccolti in questa mia gallery su Pinterest. Infine, la posa. Io la vedrei così: Shalimar sta seduta su una panca o un tronco caduto, chinata in avanti col busto. Ha una spada a due mani che tiene davanti a sé con la punta conficcata a terra, la mano destra chiusa sopra l’elsa e la sinistra appoggiata sul polso destro. Come se fosse stanca dopo una battaglia o un’esercitazione e si stesse riposando appoggiando il peso del busto sulla spada. Il viso è all’insù, gli occhi guardano verso di noi o comunque verso qualcuno che sta in piedi, quindi è più alto di lei. E’ stanca ma sorridente e soddisfatta di sé, come se avesse vinto una sfida o raggiunto un obiettivo. Spero di essermi fatta capire, magari per sicurezza mandami un bozzetto alla bell’e meglio, così ti do conferma.

Nel giro di mezz’ora, mi arrivano questi due bozzetti:

29-03-2016-C

Io replico: La prima! Se ti riesce, meglio anche più chinata in avanti, come se fosse stanca morta e stesse reggendo il peso del busto sulla spada. A meno che, nonostante io in teoria riesca a visualizzarla, in realtà non risulti una posa artificiosa – in quel caso, come non detto.

Altro giro di bozzetti e consultazioni (riesci a “tirarle su” ancora un filino la testa, come se stesse parlando con qualcuno che sta in piedi vicino a lei? prima di inchiostrare puoi mandarmi una foto o una scansione della lineart a matita? Scusami, su Shalimar sono un po’ paranoica…), fino a ottenere un semi-definitivo.

29-03-2016-D

29-03-2016-E

Decido di spremere la povera disegnatrice come un limone:  Io dico che ci siamo. A meno che non vada anche meglio girandole un po’ la testa come se si stesse rivolgendo a qualcuno che sta non di fronte a lei, ma di lato, verso di noi. È una variante che varrebbe la pena di considerare.

La santa donna non solo sforna la variante che desideravo…

29-03-2016-F

…ma dice:  Questo piace di più anche a me (e mi fa sentire un po’ meno schiavista). Passiamo così alla lineart…

29-03-2016-G

…e in quel momento, puntuale come la morte e le tasse, mi arriva l’attacco di panico: Ahaarghh! Catastrofe! Ci siamo scordate la cicatrice sul sopracciglio sinistro, su Shalimar è importante!!!

La risposta è istantanea e very cool: Rimedio subito.

29-03-2016-H

Do il via anche per la colorazione, ed ecco l’opera completa con la nostra stanca ma soddisfatta Shalimar.

29-03-2016-I

La guardo con un sorriso da ebete per mezz’ora, poi apro un capitolo che mi era rimasto a metà. Shalimar sta insegnando i primi rudimenti di scherma a un cadetto dell’Accademia Della Spada: è una scena incompleta, l’avevo lasciata in sospeso. Metto le mani sulla tastiera e le parole vengono da sé.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *