Paola Cortellesi – Icone

Paola Cortellesi in questo momento è al cinema con il suo ultimo film, Ma cosa ci dice il cervello, che ho visto l’altro giorno insieme al resto della famiglia. L’ho trovato ricco, dinamico, stimolante, spassoso, ma soprattutto intelligente – che è, secondo me, la caratteristica principale della Cortellesi in ogni sfaccettatura della sua vita professionale. Rispetto ai miei criteri di ammirazione per determinati personaggi, ne consegue che per me è un’icona: di intelligenza, appunto.

23-04-2019-cLo noto, prima ancora per quello che fa, per quello che non fa: niente sovraesposizione sui social, niente polemiche gratuite, niente interferenze in argomenti che non le competono, niente comparsate a ripetizione sulle riviste di gossip. Quello che ha da dire sul mondo in cui viviamo e su argomenti sensibili, lo dice tramite il suo lavoro: lo si vede nelle parodie, nei monologhi, nelle canzoni, negli spettacoli teatrali, nei film… e questa capacità di non debordare mi sembra quasi più fondamentale rispetto alle doti di attrice e cantante.

Quanto appunto a queste ultime, non credo ci sia da metterle in dubbio. Mi vengono in mente quattro esempi da proporti (ma ce ne sarebbero molti altri).

1998: Non mi chiedermi. Una canzonetta pop che ironizza sulle girl-band e sulle starlette che fanno pubblicamente scempio della lingua italiana (quindi, indirettamente, sul livello culturale medio della generazione di quelle starlette e sulle loro ambizioni/priorità nella vita).

 

2016: la conduzione di Laura & Paola, insieme alla Pausini, una serie di quattro varietà del sabato sera in cui le due hanno cantato, recitato e ospitato altri professionisti di riguardo in un programma-contenitore che trovava il giusto punto d’incontro fra la serata “per tutti” e un intrattenimento ben fatto.

 

2018: il monologo alla cerimonia dei David di Donatello. Un testo che affronta le discriminazioni di genere e le conseguenze gravi che possono nascere anche da semplici questioni di linguaggio.

 

2019: il film Ma cosa ci dice il cervello, per l’appunto. Un film capace di trasmettere un messaggio realistico e profondo in mezzo a gag e battute. E una gran brava Cortellesi.

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