Notte, di Don A. Stuart

Notte è incentrato sul tema della solitudine e della caducità umana
Notte è incentrato sul tema della solitudine e della caducità umana

Notte, di Don A. Stuart, è il secondo racconto a far parte dell’Antologia scolastica curata da Isaac Asimov e uscita nel 1971. Fu pubblicato per la prima volta nel 1941 sulla rivista Astounding Science Fiction, di cui John W. Campbell (vero nome di Stuart) era l’editor.

[“Dentro il racconto” è una rubrichetta aperiodica di questo blog, dedicata a brevi analisi di racconti di vari autori; per un tot di puntate, si occuperà dei testi scelti da Asimov per la sua Antologia scolastica.]

Don A. Stuart (pseudonimo di John W. Campbell)Notte è un racconto un po’ lontano dai canoni della fantascienza degli anni Trenta e Quaranta, perché orientato verso temi scientifici, filosofici e addirittura esistenziali, piuttosto che verso la ricerca dell’avventura e della meraviglia.

D’altra parte Campbell era noto per essere una sorta di intellettuale e aveva proprio questo genere di interessi; quindi sia nelle sue stesure personali, sia nella sua attività di editor, cercava di spingere su un tipo di fantascienza che approcciasse temi complessi: questioni teoriche, introspezione psicologica, ricerca scientifica… insomma la cosiddetta fantascienza speculativa.

Notte è stato pubblicato in questa e altre antologieLa trama ruota intorno a un astronauta di nome Bob che, in un lungo monologo, racconta a dei colleghi l’esperienza straniante e disperata accadutagli nel futuro. A seguito di un esperimento, Bob si è infatti ritrovato in un tempo lontanissimo nel quale sulla Terra non c’è più traccia di vita e anzi, l’intero Universo è sull’orlo della distruzione, del collasso. Ogni pianeta è morto, e Bob è circondato da una desolazione e una solitudine insostenibili, che l’incontro con delle macchine senzienti non riesce certo ad arginare. E in effetti Notte sta tutto qui: nel continuo reiterarsi di una sensazione di morte imminente e di rassegnazione davanti alla vastità dell’universo e al destino ineluttabile del singolo essere umano.

L'Antologia scolastica curata da AsimovA me è piaciuto? Ehm, no. Rispetto ai miei gusti (e probabilmente più in generale per i canoni odierni) è ripetitivo, è un continuo disperarsi e deprimersi del protagonista, con pochi momenti di vero interesse, e gli accenni a teorie come quella della relatività e della fisica quantistica non mi pare rinvigoriscano il testo a sufficienza. Anche Asimov, nelle sue note di lettura, non ha poi tanto da dire sul racconto e si limita a poche considerazioni di carattere scientifico e didattico, ma in altre circostanze ha avuto parole molto lusinghiere nei confronti dell’autore (che è poi, ricordiamolo, il Campbell autore de La cosa da un altro mondo).

Eppure, a quanto leggo in giro, Notte è considerato un racconto esemplare della visione della fantascienza di Campbell e pare abbia avuto una certa influenza sullo sviluppo di questo genere letterario. Per chi volesse leggerlo e farsi un’idea, purtroppo non sono disponibili ristampe recenti e quindi bisogna cercare nell’usato: a questo link, c’è un elenco di pubblicazioni utili.

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