Nathan Never / Justice League. Doppio universo – Fantascienza

Nathan Never / Justice League. Doppio universo è un volume a fumetti edito da Sergio Bonelli Editore in collaborazione con DC Comics. I testi sono di Michele Medda, Bepi Vigna e Adriano Barone, i disegni di Sergio Giardo. Colori di Daria Cerchi, Virginia Chiabotti e Mariano De Biase.

10-01-2023-CQuesto bel cartonato fa parte dell’ormai celebre progetto di cross-over fra personaggi della Bonelli e della DC; segue quello, di cui avevo parlato in questo post, dedicato a Zagor e a Flash (mentre del previsto incontro fra Batman e Dylan Dog al momento si sono perse le tracce, immagino ci sia stato qualche problema di lavorazione).

Purtroppo questo secondo esperimento, che sembrava il più adatto a essere messo in opera, a mio avviso ha funzionato meno del precedente, che invece sulla carta sembrava più bizzarro e improbabile. Ma in parte ce lo si poteva aspettare: la Justice League è un gruppo, difficile dare a ciascun personaggio il giusto spazio quando hai a disposizione una storia tutto sommato non lunghissima (160 pagine) nella quale devi far posto anche a un altro bel gruppo di personaggi (la collana di Nathan Never sarà anche intitolata a un protagonista singolo, ma è comunque piuttosto corale come impostazione).

10-01-2023-BLe parti che ho trovato più riuscite sono la caratterizzazione di Superman, una sorta di semidio che riesce a essere molto più umano di quanto potrebbe temere chi per la prima volta si imbatte in lui; e l’uso dei Tecnodroidi come nemico comune più che sufficiente per mettere alla prova entrambi i gruppi, senza dover per forza andare a pescare qualche nemesi della Justice League da trasformare in temporaneo alleato appunto dei Tecnodroidi (in Flash / Zagor era stata fatta la scelta opposta).

Un dettaglio che invece ho trovato stucchevole è l’atteggiamento sopra le righe di Legs; capisco l’aderenza al canone di un personaggio spigliato e cameratesco, ma questo la sua ironia onnipresente, e in più l’ammiccare a Wonder Woman e all’Isola di Themyscira come se il suo primo pensiero fosse quello di sedurre metà del popolo delle Amazzoni… boh, il tutto mi è sembrato un po’ sciocco, un po’ Pierino.

10-01-2023-DMenzione di merito per le due copertine, sia la regular di Sergio Giardo che (soprattutto) la variant di Massimo Carnevale. Nonostante il volume non sia destinato a rimanere nella storia del fumetto mondiale sono contenta di averlo acquistato e letto, perché l’operazione cross-over è comunque notevole e l’emozione di vedere coesistere nelle stesse pagine personaggi di universi narrativi che amo può a ben diritto superare la delusione per gli aspetti meno riusciti dell’operazione.

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