J.K. Rowling – Icone

J.K. Rowling è di sicuro un’icona, per migliaia di persone sul pianeta. Autrice di successo, creatrice del più importante fenomeno letterario e cinematografico degli ultimi vent’anni, ma tutto questo solo dopo molti anni di tentativi, fallimenti e delusioni – non solo nell’ambito creativo ma più generalmente umano.

10-09-2019-bDi tutto questo Rowling ha parlato più volte nel corso di varie interviste e anche nell’ormai storico e applaudito discorso che ha tenuto a Harvard per la cerimonia di laurea del 2008, discorso che è stato poi pubblicato in un libretto dal titolo Buona vita a tutti (in originale un più sobrio e meno banale Very Good Lives).

Come però avviene per tutti i fenomeni (culturali, politici, musicali, cinematografici, ecc) di portata mondiale, l’assurgere a icona porta con sé pressioni e aspettative che credo nessuno sia in grado di gestire sempre al meglio. Rowling è diventata, soprattutto di recente e davanti ai suoi fan più accaniti, un’icona controversa, che ha compiuto qualche passo falso o forse, più semplicemente, non ha compiuto qualche passo particolarmente azzeccato – a volte si inciampa più nelle omissioni che nelle azioni effettive.

10-09-2019-cPer esempio, ha più volte accennato alla storia d’amore di gioventù fra Silente e Grindelwald (personaggi del cosmo narrativo di Harry Potter), ma poi non l’ha messa in scena nei film che raccontano, fra le altre cose, appunto le gesta giovanili di questi due personaggi, ovvero Animali fantastici e dove trovarli. Sempre in questi film e nella saga di Harry Potter, non ha avuto la lungimiranza di inserire una quantità sensata di personaggi appartenenti a etnie diverse (asiatici, afroamericani, nativi americani, ecc). Ultimamente, addirittura, su Twitter ha appoggiato dichiarazioni transfobiche da parte di account che, a quanto pare, segue. Naturalmente chiunque può conservare le proprie idee, anche su questi temi; diventa però incoerente farlo quando è una persona nota in tutto il mondo che ha dichiarato più volte di sostenere la diversità e la causa LGBT+.

10-09-2019-dQuindi icona sì, ma controversa, e forse proprio per questo più umana e credibile di altre: l’ennesimo caso di personaggio pubblico che forse è bene tenere distinto dalla sua opera, per evitare sovrapposizioni che già altre volte non hanno funzionato tanto bene.

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