Il Sole Oscurato, di N.K. Jemisin

Il Sole Oscurato, dettaglio della copertina
Il Sole Oscurato, dettaglio della copertina

Il Sole Oscurato è il romanzo fantasy di N.K. Jemisin che chiude la dilogia del Dreamblood, inaugurata con La Luna Che Uccide. L’originale in inglese, The Shadowed Sun, risale al 2012 mentre la sua edizione italiana per Fanucci è del 2020.

The Shadowed Sun, l'edizione in ingleseLa vicende si svolge alcuni anni dopo il finale della Luna Che Uccide, nel modo più classico: l’erede di chi nel libro precedente ha avuto la peggio chiede vendetta. Nel Sole Oscurato ritroviamo alcuni personaggi e ne conosciamo altri nuovi, tutti molto interessanti e approfonditi a partire dalla guaritrice Hanani, prima donna in tutta Gujaareh a ricoprire quel ruolo. Come nel libro precedente ci sono due trame principali: una riguarda conflitti, alleanze e tradimenti tra popoli e fazioni che vivono in questa specie di Egitto fantasy, l’altra ha a che fare con un pericolo enorme e misterioso che li riguarda (o li riguarderà) tutti e sul quale bisogna fare luce.

Come sempre, Jemisin non perde occasione per inserire sottotrame e personaggi che spingono a introdurre temi importanti come la corruzione in seno alla politica, la condizione femminile che muta a seconda dei contesti, la compatibilità o meno fra diverse usanze di diversi popoli, perfino la violenza familare e l’incesto. E come sempre, il punto centrale è presentare ogni argomento (tranne l’ultimo fra quelli che ho elencato) in modo da farne oggetto di riflessione e non di partigianeria ideologica. Anche il desiderio di vendetta di uno dei protagonisti non è fine a se stesso, ma inserito in un progetto politico finalizzato a riscattare la libertà del suo popolo. Chi, allora, è davvero “cattivo”? Chi “ha ragione”?

Il Sole Oscurato, copertina dell'edizione FanucciSe La Luna Che Uccide mi era piaciuto di più rispetto ai tomi della Terra Spezzata, Il Sole Oscurato l’ho trovato ancora più bello, le vicende si sviluppano con una naturalezza e una vivacità piacevolissime, c’è una straordinaria galleria di personaggi tra cui davvero faccio fatica a identificare i miei preferiti perché mi piacciono tutti, compresi quelli che non hanno un goccio di sangue buono nelle vene. A questo punto non vedo l’ora di leggere, il mese prossimo, The Inheritance Trilogy: forse nella primissima trilogia di Jemisin troverò una ulteriore spontaneità narrativa con cui entusiasmarmi.

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