
Il pianeta scomparso è un romanzo fantascientifico di Marcello Toninelli, che contiene al suo interno un altro romanzo, e in ciascuno dei due romanzi è presente una storia d’amore. Perfetto per San Valentino!
Il libro è uscito per la prima volta nel 2017 pubblicato da Editasca, poi nel 2023 è passato alle Edizioni Foxtrot, gestite in prima persona dall’autore, ed è acquistabile online con una nuova copertina disegnata da lui stesso (ma confesso che a me piaceva più quella vecchia, tratta dal dipinto “Nocturne in Black and Gold – The Falling Rocket” di James Abbott McNeill Whistler, c. 1875).
Marcello Toninelli è prevalentemente un fumettista, e questo secondo me si vede nella solidità della trama, con tutti i passaggi logici ben piazzati e senza sbavature: gli sceneggiatori di fumetti seriali (avventura, giallo, fantascienza e altro) affinano questa capacità molto presto, se non altro perché i supervisori delle collane non approverebbero mai un’idea per una storia che non calcolasse al millimetro questi aspetti. Del Pianeta scomparso mi sono piaciuti molto anche gli alieni, ben calati nel worldbuilding, con tante particolarità e differenze fra di loro, e ho apprezzato gli snodi narrativi e i colpi di scena. Il mio personaggio preferito è il detective burbero e corpulento, che sa il fatto suo ma ha notevoli lacune nell’ambito dell’empatia con il prossimo: tutto ciò che ha da dire lo dice con l’azione e con l’efficienza. Un mito.
È un libro che ho letto molto volentieri, una storia di evasione che raggiunge l’obiettivo di intrattenere il lettore e fargli trascorrere del tempo in modo piacevole e divertente. Solo due appunti. Il primo è il mio classico tormentone: “ci voleva un editing più severo”. Purtroppo, infatti, ci sono alcuni difetti di forma non gravi ma fastidiosi, come D eufoniche fuori posto, sovrabbondanza di punti esclamativi o puntini di sospensione, qualche ripetizione, insomma quei piccoli inciampi su cui ormai ho la tendenza a fissarmi.
Il secondo appunto è che non ho afferrato fino in fondo il senso del romanzo nel romanzo di cui parlavo in apertura, per due ragioni. La prima è che il romanzo extra, Darkiller, esiste anche nella realtà, lo ha scritto (ovviamente) Toninelli ed è acquistabile su Amazon: ma perché mettere in vendita lo stesso romanzo due volte, una per conto suo e una all’interno di un’altra storia? La seconda è che, all’interno del Pianeta scomparso, esiste un collegamento fra le due vicende ma è talmente blando che rovina un po’ l’aspettativa, o almeno io dopo essere arrivata al “momento rivelazione” ho pensato: tutto qui?
La cosa buona è che sono entrambe storie piacevoli e ben costruite, quindi seguirle in parallelo non dà nessun fastidio, si passa dall’una all’altra sempre volentieri. Insomma: due avventure al prezzo di una!