Il libraio sotterraneo, di Guido Quarzo – Librini

Il libraio sotterraneo è un libro per ragazzi molto breve, un librino appunto, un centinaio di pagine e pure scritte belle larghe, di cui io… non ricordo più né quando né come né dove lo abbia acquistato. Vuoto, la nebbia assoluta.

18-01-2022-BCi sono tanti libri di cui magari non ricordo il contenuto, eppure spesso ho la memoria del loro acquisto: se li ho preso in libreria (magari quando studiavo a Bologna), se mi sono arrivati per posta, se li ho scovati a un mercatino, se me li hanno regalati, se avevano fatto capolino in edicola… stavolta, niente. Nada. Rien. Nichts. A dirla tutta, l’ipotesi dell’edicola è la più probabile, visto che la mia edizione del Libraio sotterraneo non è la Salani normalmente in commercio, ma un’altra targata “Fabbri Centauria” che potrebbe aver fatto parte di una collana appunto da edicola, magari allegata a qualche settimanale o quotidiano. Anyway… questo librino è un romanzo per ragazzi scritto da Guido Quarzo (uno che di romanzi per ragazzi se ne intende: ha vinto due volte il Premio Andersen ed è stato candidato al Premio Strega Ragazzi) e illustrato da Ilaria Faccioli. Di sicuro era finito in casa mia per vedere se potevo consigliarlo a Mini-Velma, e quando l’ho letto ho trovato qualcosa di molto particolare.

18-01-2022-CÈ il classico “libro in cui si parla di libri”, e questo secondo me è un trend degli ultimi anni, trasversale a generi e target, perché dopotutto in un contesto in cui la gente legge nel complesso sempre meno, ma spiccano i lettori forti che invece aumentano la quantità di libri letti in un anno, ecco che tanti romanzi tentano di intercettare questi lettori forti parlando delle loro grandi passioni: libri, biblioteche, librerie, autori, lettori, scrittori, ghostwriter eccetera. Nel Libraio sotterraneo, l’argomento viene trattato con un’ironia garbata che cerca di evitare gli stereotipi, e in più viene descritto con gli occhi di un ragazzino, che attraversa una serie di esperienze a metà fra il surreale e il perturbante.

18-01-2022-DMeno interessante, secondo me, il collegamento tra il personaggio del signor Cartesio, anziano libraio amico del giovane protagonista Nicolò, e il Cartesio filosofo, quello del Cogito Ergo Sum, alla cui filosofia si accenna fra una pagina e l’altra, ma senza che l’idea riesca davvero a emergere. Dove invece secondo me sta la zampata più efficace dell’autore, è nel motivo per cui a un certo punto, Nicolò sente l’urgenza di scrivere una storia: «Bisogna scrivere il libro, perché le storie fanno succedere cose diverse!» (pag. 71). Diverse dalla realtà, cioè, diverse da quando il mondo ci sbatte in faccia i suoi fatti nudi e crudi, mentre noi vorremmo tanto poter imporre la nostra versione. Ecco, al termine di questa avventura Nicolò scopre che la sua versione non è la realtà; però, può almeno trasformarsi in una storia.

Consigliatissimo per i ragazzi che non vogliono leggere per forza una trama “classica” ma sono disposti a farsi trascinare in un viaggio che ha bisogno di essere interiorizzato a dovere, e anche interpretato.

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