Buoni propositi, bilanci e strategie

Io te lo dico subito, non è un’idea mia. Non annuncio i buoni propositi per l’anno nuovo da quando ero in quinta elementare. Sto solo imitando fior di scrittori indie che hanno questa malsana abitudine di dichiarare, ad ogni Capodanno, i risultati raggiunti nell’anno finito e gli obiettivi per quello che verrà.

Hai ragione: potrei evitarmelo, questo rito. Ma devo riconoscere che mettere per iscritto idee e obiettivi aiuta a tenerli meglio presenti. Figuriamoci poi pubblicarli su un blog.

28-09-2015-F

Bè, dal punto di vista scrittevole c’è almeno una cosa di cui sono felice e cioè la partecipazione al Women Fiction Festival di Matera, del quale ti ho parlato in questo post. Sono convinta che i miei colloqui con i due editor che mi hanno ricevuta non siano andati affatto bene, ma proprio per questo mi sono serviti a individuare certi errori che ho commesso. Inoltre a Matera mi sono iscritta a EWWA, che mi sembra un’associazione valida, da cui si potrà imparare parecchio.

Sono molto contenta anche di questo sito (grazie allo staff di Idexa che ci ha lavorato parecchio, e alle persone che mi hanno coadiuvata per disegni, beta-reading e traduzioni). Dove invece avrei potuto fare di meglio, è nella progettazione di The Silent Force. Ne ho scritto un bel po’, ma in alcune parti navigando a vista: non è stata una grande idea. Urge una pianificazione degna di questo nome, e mi propongo di lavorarci su. Questo, e proseguire quindi nella stesura in modo più sensato, è l’obiettivo principale del 2016.

01-01-2016-bPollice verso, invece, per l’idea di battere a tappeto una serie di concorsi: qualcosa non ha funzionato, e questa è stata una bella delusione, considerato che invece nel 2014 avevo ottenuto diversi risultati: un racconto arrivato terzo al VII trofeo La Centuria / La Zona Morta; uno selezionato per l’antologia Fate – Storie di Terra, Fuoco, Acqua e Vento pubblicata da I Doni delle Muse Edizioni; un altro arrivato in finale al concorso EffEmme “Magie in città” indetto da Fantasy Magazine. Non era un bottino piccolo, per pochi mesi di lavoro, e avevo sperato di incrementarlo: ma probabilmente ho voluto strafare e ho disperso le energie.

Quindi, altro obiettivo per il 2016: selezionare pochi, specifici concorsi e lavorare su quelli.

Ci sarebbero anche altre cosucce, tipo filmare piccoli spot video, o imparare a usare Instagram, o finire un paio di racconti lunghi che attendono da secoli il loro momento, o tradurre alcune pagine del sito in inglese, o costruire sinergie con altri wannabe writer, o anche…

Okay, scherzavo. A occhio e croce, potrei anche fermarmi qui.

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