Una foto, cinque battute – Workshop 8
Oggi siamo all’ottavo appuntamento con gli esercizi proposti da Annamaria Testa al workshop organizzato da Internazionale lo scorso ottobre (v. questo post).
Stavolta si parla di personaggi, del loro aspetto e di cosa questo aspetto può suggerire. Annamaria ci ha sottoposto questa immagine…
…che purtroppo non ho trovato in rete più grande di così (anzi, se qualcuno fosse in grado di fornirmene un file a definizione migliore, gliene sarei grata).
Back story: l’8 giugno 1968, la bara di Robert Kennedy fu trasportata in treno dalla Penn Station di New Yorki fino alla Union Station di Washington, attraversando così cinque stati (New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware e Maryland). A bordo di quel treno si trovava un fotografo di nome Paul Fusco. Lungo l’intero tragitto, americani di ogni età, colore ed estrazione sociale osservavano il passaggio del treno stando accanto ai binari. Fusco ne fotografò a centinaia, collezionando così uno spaccato della società americana del 1968 e cercando di trasmettere l’emozione collettiva che l’aveva travolta.
L’esercizio proposto consisteva nell’immaginare i pensieri di cinque persone fra quelle visibili nella foto, a cui Annamaria aveva attribuito dei nomi. Per rendere l’esercizio un po’ più chiaro, segnalo che Abigail è la prima a sinistra; ha tutta l’aria di essere cieca si appoggia a un’altra donna, Rebecca, quella con la canotta arancione e i pantaloni rossi. Katelyn è la signora bionda che si stringe le mani, Grace è la donna in canotta bianca e calzoncini blu che guarda avanti lungo i binari, Amber è la bambina tenuta stretta dalla madre.
Ecco dunque il mio svolgimento dell’esercizio: ipotetici pensieri che l’aspetto, le espressioni e le posture di queste cinque persone mi avevano fatto venire in mente.
Abigail: Questo treno fa un rumore diverso dagli altri. Sì sì, lo fa proprio.
Rebecca: Chissà cosa mi aspettavo, alla fine è un treno come un altro.
Katelyn: La moglie. Dio santo, cosa deve provare la moglie in questo momento.
Grace: Guarda là davanti quanta gente…!
Amber: Ehi! Lì c’è uno che fa delle foto!
E le tue cinque battute?