Un solo bersaglio a cui mirare
L’anno scorso mi ero ripromessa di darmi una calmata sotto diversi punti di vista. Di avere più cura di me, dentro e fuori. Un po’ ci sono riuscita, soprattutto su due fronti di cui vado molto fiera.
Il primo fronte è che non ho più usato i social per discutere sui trending topic, e intendo davvero che da un annetto buono non ho più scritto UNA SOLA parola di risposta a thread su argomenti sensibili. Ormai è dimostrato che le discussioni sui social, sui temi caldi, servono a parlare senza ascoltare, a ribadire le proprie opinioni senza apprezzare le altre. Quindi non ho perso nemmeno il tempo per annunciare nulla e non ho fatto particolari uscite di scena: ho smesso e basta. FINE. Social, e mi riferisco a Facebook e Instagram in particolare, solo per chiacchiere tranquille e argomenti legati alle storie lette o viste al cinema o in tv. Il resto era solo voglia di concionare, e farne a meno è stato LIBERATORIO.
Il secondo fronte è che ho intensificato l’attività sportiva: qualche camminata, un po’ di palestra e tanto tennis. Anzi, a tennis sto perfino diventando bravina e mi diverto un mondo. Ora il problema è che l’infiammazione alla spalla sinistra che mi ha bloccata due settimane fa ha bisogno di molto tempo per guarire: fisioterapia tre volte a settimana fino almeno a metà febbraio… e non è detto che lo sport sia praticabile, dovrò andare per blandi tentativi. Questo porta al banale e unico, vero proposito per l’anno nuovo: prima la salute. Il resto viene da solo! Se mangio bene, dormo bene e vivo bene, ho le energie fisiche e mentali per lavorare, scrivere, leggere, dedicarmi a interessi vari. Se invece mi sento impigrita e preda dell’insonnia (che ogni tanto mi dà ancora fastidio), il resto va a catafascio.
Insomma: mai avuto un proposito tanto ovvio. Ma rispetto alle mie esigenze è il migliore.
Auguri di cuore a tutti voi per un buon 2022, nel quale avere le idee chiare almeno quanto, in questo momento, le ho io. Cheers.