The Batman – Fantascienza
The Batman è il titolo dell’ultimo film (di un’ormai lunga serie) dedicata al Cavaliere Oscuro della DC Comics. La regia è stata affidata a Matt Reeves, il ruolo del protagonista a Robert Pattinson.
La storia si colloca all’inizio della carriera di Bruce Wayne come giustiziere di Gotham City, quando ha vestito i panni di Batman da un paio d’anni. Gotham è, come sempre, una città piovosa e oscura, in cui night club e locali nascondono operazioni malavitose, la droga scorre a fiumi, la delinquenza (grande e piccola) spadroneggia. Il supercriminale di turno è l’Enigmista, che si imbarca in una crociata per uccidere personaggi di spicco di Gotham rei a vario titolo di corruzione, mentre a fare da partner per Batman è un’intensa Catwoman interpretata da Zoë Kravitz, la quale ha le sue ragioni per boicottare la criminalità di Gotham.
Il film funziona e propone un Batman sempre più ossessivo, che ha accumulato una certa esperienza nel combattere i delinquenti e ha dato prova delle sue doti investigative, ma non è pronto ad affrontare il passato nel momento in cui sembra, da una serie di indagini, che suo padre Thomas Wayne non fosse il modello di specchiata onestà ricordato da Bruce. In questo si inserisce il rapporto di complicità e, in parte, romanticismo con Catwoman: anche lei ha la sua parte di problemi con la figura paterna e per questa ragione è una sorta di specchio in cui Bruce può rivedersi e grazie a cui può permettersi uno sguardo “esterno” sull’intera situazione.
Significativa anche la costruzione del rapporto con il futuro commissario James Gordon, qui ancora tenente, capace di individuare in Batman una risorsa, per quanto problematica, e non una minaccia o una forma di concorrenza nei riguardi del Dipartimento di Polizia della città. Dopo una sorta di apocalisse finale, ovviamente sventata dal Cavaliere Oscuro e dai suoi alleati, sarà proprio il legame con la città e con i suoi difensori a guidare la decisione finale di Batman sul suo futuro. Gotham è in una fase di transizione: ostaggio della criminalità “classica”, ancora non invasa dai supercattivi pazzoidi. È come se lei e il Cavaliere Oscuro dovessero prendersi le misure a vicenda.
Robert Pattinson, la cui scelta aveva sollevato inizialmente tante polemiche, ha invece il giusto aspetto per interpretare Batman, con tanto di mascella squadrata, che funziona particolarmente bene sotto la maschera; lo sguardo schivo, i capelli più lunghi rispetto a come di solito immaginiamo Bruce Wayne, la camminata indolente… l’effetto complessivo è efficace e trasmette un’insicurezza di fondo che non riguarda solo il supereroe, ma anche l’uomo incapace di individuare a Gotham un ruolo per la brava gente, schiacciata dal potere dei forti senza morale. Zoë Kravitz interpreta una Catwoman che sembra fotocopiata dai bat-fumetti degli ultimi anni (il costume, i capelli corti, la fisionomia esile) e ha obiettivi che vanno oltre la tradizionale passione per il furto con scasso. Il personaggio vive sospeso fra due mondi, quello della morale e quello della legalità, che a Gotham raramente coincidono.
Consigliato ai fan dell’Uomo Pipistrello, che si vedono proporre un personaggio all’altezza di quello delle più celebri saghe a fumetti, e in generale a chi vuole godersi quasi tre ore di paesaggi metropolitani notturni, inseguimenti tra auto e moto supertecnologiche, e una bella indagine poliziesca a cavallo tra passato e presente.
…e sì, c’è una velocissima comparsata del Joker.