Siegfried – Fantasy 2
Dritti al punto: questo è Siegfried.
Già un’illustrazione simile dovrebbe, secondo me, suscitare il desiderio di saperne di più. Si tratta del protagonista di una omonima trilogia a fumetti, scritta e disegnata da Alex Alice, pubblicata in Francia da Dargaud e in Italia da Panini, prossima a essere trasposta in un lungometraggio a cartoni animati:
La storia, come il titolo lascia capire, è ispirata alle leggende germaniche e alle imprese del semidio Siegfried (Sigfrido), destinato a crescere sotto la guida di Mime il Nibelungo, a innamorarsi di una Valchiria e a sconfiggere il drago Fafnir.
Il mio giudizio, in sintesi: Siegfried è una gioia per gli occhi.
Un po’ meno per la mente: alcune parti della vicenda non sono chiare, la sceneggiatura alterna passaggi brillanti ad altri monocordi. Ma dal punto di vista visivo, è uno spettacolo: character design, montaggio delle vignette, prospettive, splash-page, perfino le onomatopee. Straordinario l’aspetto misterioso ed essenziale delle Valchirie, simili più a spiriti diafani che alle guerriere tradizionalmente bardate con robuste armature.
È una saga epica (ovvio, dato il materiale originale) il cui miglior pregio credo sia la caratterizzazione di Mime e Odino.
Tanto piccolo, ridicolo e commovente il primo, quanto immenso, maestoso e disperato il secondo. Al loro confronto, quasi ci si dimentica di Fafnir, della Valchiria, di Volva, di Grane, dello stesso Siegfried. La meschinità di Mime e la possanza di Odino sono assi ortogonali: costruiscono un piano cartesiano su cui si posiziona tutto il resto.
Siegfried è un fantasy maestoso e toccante, la cui imponenza viene solo occasionalmente contenuta da brevi momenti umoristici o ironici, quasi sempre legati a Mime. I tre volumi sono costosi (16,90 euro ciascuno), ma un simile tripudio di immagini e colori merita un’edizione di pregio. Se ti piace il fantasy, almeno un’occhiata in fumetteria dovresti dargliela.