Sandman voll. 1-2-3, di Neil Gaiman – Fantasy
Sandman è la serie a fumetti, scritta da Neil Gaiman e disegnata da un nutrito gruppo di artisti, da cui è tratta la serie tv che debutterà su Netflix il mese prossimo. Pubblicata negli USA dal 1988 al 1996 sotto la linea Vertigo della DC Comics, al momento è edita in Italia da Panini Comics.
La serie a fumetti è costituita da 75 albi raccolti in 10 volumi (più una pletora di speciali, spin-off, miniserie parallele eccetera). Da quel che si è capito fino ad ora, la prima stagione della serie tv dovrebbe coprire le vicende narrate nei primi tre volumi, che quindi sono andata a rileggere. Dico ri-leggere perché Sandman è probabilmente il mio fumetto preferito, lo conservo sugli scaffali di casa in quattro edizioni diverse e l’ho già letto da capo a fondo più volte. Ma sembrano non bastare mai…
Il primo arco narrativo, nel volume Preludi e Notturni, è quello che presenta il personaggio; racconta la sua fuga da una situazione di prigionia e la missione che deve intraprendere per recuperare tre preziosi artefatti che gli sono stati rubati. Nulla di rocambolesco, Sandman non è un avventuriero: è una sorta di divinità, un’entità più antica del cosmo, la personificazione antropomorfa del Sogno. Veste come un punk-rocker degli anni Novanta (capelli arruffati, spolverino nero, anfibi) e non degna gli esseri umani di alcuna considerazione… o quasi, perché anni di prigionia sulla Terra hanno piantato un semino di cambiamento nella sua personalità vecchia di millenni.
Nel secondo volume, Casa di bambola, Sandman interviene per evitare che un’umana, nata in circostanze misteriose che coinvolgono il Regno del Sogno, finisca involontariamente per distruggere il Regno stesso, già abbastanza malridotto dopo la luna assenza del suo sovrano. La vicenda ha la sua lontana origine all’inizio della prigionia di Sandman e coinvolge una serie di bislacchi personaggi che tuttavia, per quanto a prima vista sembrino strani, sono più umani di quanto non lo siano gli altri comprimari: persone in apparenza normalissime, in realtà partecipanti a una convention… di serial killer.
Quanto al terzo volume, Le Terre del Sogno, esso contiene quattro storie brevi, slegate l’una dall’altra, che gettano luce su eventi passati nella vita di Sandman e sull’amore del suo autore per la cultura classica e la letteratura shakespeariana. Bonus aggiuntivo: la sceneggiatura di una delle suddette storie brevi, con tanto di note a margine dello stesso Gaiman e del disegnatore Kelley Jones.
Raccontare qualcosa di Sandman nelle poche righe di un post non ha molto senso: mi limito a dire che non è un semplice fumetto, è un capolavoro, e che Neil Gaiman, che molti apprezzano (giustamente) come romanziere, è mille volte più bravo come sceneggiatore di fumetti. Per chi non abbia mai letto nulla del Signore dei Sogni, ma si stia lasciando incuriosire dall’hype che gira intorno alla prossima serie Netflix, suggerisco di fare un esperimento con Le terre del Sogno: storie slegate le une dalle altre, di breve lettura, che vi metteranno in contatto con un intero universo legato alla mitologia, agli archetipi dell’umanità, alla cultura drammaturgica. Conoscerete uno scrittore fallito che pur di salvarsi la carriera imprigiona e tortura un’antica divinità, una gatta siamese in cerca di vendetta sugli umani che hanno ucciso senza pietà i suoi piccoli, la corte del regno di Faerie in visita sulla Terra per assistere a una curiosa rappresentazione teatrale, una donna dotata di superpoteri che le impediscono di vivere ma anche di morire.
A quel punto, scatterà la dipendenza. ^__^