Premio Verbania for Women: seconda classificata! ^_^
Il Premio Verbania for Women esiste da tre anni, ma alla sua prima edizione lo avevo ritenuto lontano dai miei interessi: mi dava la sensazione di essere orientato prevalentemente sulla narrativa contemporanea e realistica, mentre io tendevo a non allontanarmi dalla narrativa del fantastico.
L’ho comunque tenuto d’occhio, nel tempo. Ho visto che veniva seguito con entusiasmo, che era ben promosso e organizzato. Inoltre aveva un taglio “al femminile”, cosa che non mi dispiaceva; e infine, dettaglio significativo, assegnava premi in denaro. Questa sembra una cosa poco elegante di cui parlare, ma io sono convinta che molte persone genuinamente interessate alla scrittura investano anche un tot di soldini in questa passione (corsi, workshop, libri, tesseramenti di associazioni…) e trovo giusto che, una volta ogni tanto, possano recuperarne almeno una parte – che puntualmente reinvestiranno in scrittura, potrei giurarci. Quantomeno, per me è così.
E siccome nel frattempo anche i miei orizzonti tematici si sono allargati, quest’anno ho deciso di tentare. Il tema dell’edizione 2018 era il seguente: “L’Universo donna, viaggio nella bellezza della femminilità: la grande capacità di sublimarsi per amore, ma anche le vittorie ottenute quando le scelte esistenziali entrano in conflitto tra i doveri imposti dalla sfera privata, e la realizzazione professionale.”
Bè, con il mio racconto “Toby” qualcosa di buono devo aver combinato, perché mi sono aggiudicata il secondo posto. Yuppi! ^_^ La cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso in quel di Verbania, dove ho trascorso il mio tempo insieme alla mia “socia” Sabrina Grementieri (l’ideatrice di Donne Di Carattere a Imola, per capirci) e a un’altra amica di scrittura, Sarah Pellizzari Rabolini (che ha vinto il Premio Legalità intitolato a Patrizia Guglielmi). Ho avuto anche il piacere di rivedere Mariangela Camocardi, la presidente della giuria, una persona sempre cordiale e sorridente.
Al primo posto si è piazzata Lisa Laffi, con “La rosa del deserto” (che verrà pubblicato sulla rivista Writers Magazine diretta da Franco Forte, anch’egli presente alla premiazione), al terzo Marilena Fiorenza, con “Polvere sul velo da sposa”. Mi fa piacere riportare qui le motivazioni ufficiali dei risultati (grazie a Mariangela per avermele inviate): sono un bel ricordo della cerimonia, del weekend fuori casa e della calorosa accoglienza. Oltre a uno spunto e un indizio per chi, in futuro, volesse buttarsi in questo o in altri premi così ben organizzati.
Le motivazioni dei racconti vincitori
Primo Classificato: LA ROSA DEL DESERTO
La rosa del deserto rende omaggio al contributo che le donne hanno saputo dare, e danno tuttora, in ogni disciplina sportiva. Nel racconto si citano le difficili tematiche di altre realtà sociali lontane dalla nostra, e i sacrifici che la protagonista decide di affrontare per dare concreto aiuto alla famiglia e al suo popolo, i Saharawi. Un popolo stanziato in un campo profughi, che rivendica una propria identità storica e che “non fa differenze tra maschi e femmine” dice il loro capo con la fierezza di chi ha scelto di concedere pari dignità e pari diritti a uomini e donne. I dialoghi, le descrizioni di un quotidiano precario e ingiusto, danno risalto alla figura di Khadija e ai durissimi allenamenti cui si sottopone per imporsi a livello agonistico in campo internazionale, trasformando i suoi sogni in realtà perché “ognuno dovrebbe poter scegliere il proprio destino”.
Secondo Classificato: TOBY
L’amore per i nostri amici animali, una bambina ricca di inventiva e una famiglia dei giorni nostri alle prese con la crisi economica e le difficoltà che le persone incontrano ogni giorno per tirare avanti dignitosamente e con tanta buona volontà. Micaela è una ragazzina sensibile e capisce che per mamma e papà la vita è fatta di molti impegni. Il racconto ci conduce nella quotidianità della gente comune, che a volte non può affrontare una spesa più onerosa del solito nemmeno per aiutare il cagnolino di casa che non riesce più a camminare. Ma Micaela, che sogna di diventare ingegnere da grande, inventa e costruisce per Toby un attrezzo che gli consentirà di trotterellare ancora come prima.
Terzo Classificato: POLVERE SUL VELO DA SPOSA
Gli splendidi scorci delle nostre montagne raccontati dalla protagonista, che decide di guardare negli occhi i ricordi tristi di un passato che invano ha cercato di dimenticare. Tra i sentieri dell’Alpe Devero, respirando l’aria frizzante dei monti e il buon profumo si resina, Maira si riconcilia con i luoghi che ama, accompagnando i suoi nipoti nella rude bellezza di un paesaggio aspro e indimenticabile. I drammatici fatti che hanno segnato la sua giovinezza anni prima, non sono più così dolorosi. Il nostro territorio e il Devero fanno da suggestivo scenario ai ricordi che sbiadiscono e si fanno più dolci, prima di scivolare nell’oblio.
Premio legalità Patrizia Guglielmi: ANNA E ANANCHE
Dal racconto traspare l’amore per i propri alunni, perché l’insegnamento è vissuto come una missione, oltre che un privilegio. La prof dà una mano a uno dei suoi studenti, ingiustamente in carcere per aver difeso la compagna.
Frase: “Penso che studiare, prendere appunti e far fatica sui libri sia la punizione migliore per Elio.”