Mens sana in corpore sano
Se dovessi definire il 2019 nel suo complesso (personale, familiare, lavorativo, ecc), onestamente lo definirei un anno piatto, segnato da tanti impegni familiari, qualche delusione e, soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi, un generale senso di stanchezza che forse durante queste vacanze ho un po’ ridimensionato. Di sicuro mi pesa addosso (da un punto di vista emotivo, più che pratico) la situazione in lento ma costante peggioramento di mia madre, che soffre di demenza senile; in più ci sono i numerosi impegni e i piccoli-grandi problemi di Mini-Velma che è entrata nella preadolescenza (si salvi chi può)… per fortuna c’è Tecno-Velmo a mantenere saldo l’equilibrio psichico della famiglia!
Sul fronte delle letture, ho mantenuto con soddisfazione la media di un libro a settimana, come l’anno scorso, e soprattutto ho mantenuto il proponimento di spararmi tutta la saga di Harry Potter! Che non posso dire mi abbia scatenato un entusiasmo da fangirl, però mi è piaciuta (soprattutto gli ultimi tre volumi, più drammatici e sofferti dei precedenti). Ho un proponimento anche per il 2020, stavolta non legato alla lettura: guardare tutta la serie di Game of Thrones (8 stagioni) e anche tutta la serie di Once Upon a Time (7 stagioni), per un totale di 228 episodi. Bazzecole! ^_^ Nessuna delle due è recentissima, però sono complete e appartengono al genere fantasy. Ah, nel 2019 mi sono goduta diverse serate al cinema con la mia cine-socia Hilda (la coautrice del chick-lit) e altrettante serate di stravacco sul divano in compagnia di serie e miniserie televisive ben fatte, tra cui ho particolarmente apprezzato la terza stagione di Jessica Jones e la prima di Carnival Row (mentre mi ha un po’ delusa la sesta di Agents of S.H.I.E.L.D.).
Capitolo scrittura: ai pochi concorsi per racconti a cui ho partecipato, ho raggranellato tre segnalazioni e quindi la pubblicazione in altrettante antologie: Esserci (che contiene i racconti finalisti del premio “Verbania for Women”), La Ginestra (per l’omonimo premio) e Il fascino del racconto (indetto da A.L.A. Associazione Liberi Autori). Con quest’ultimo ho inaugurato una nuova linea di condotta per la partecipazione ai concorsi, ovvero quella di mantenere in buona parte dei racconti un mio filo conduttore che vorrei poi sfruttare per un’antologia a tema. Ancora un annetto e dovrei avere materiale a sufficienza.
I due romanzi già completi a cui vorrei trovare casa sono ancora… beh, in cerca di casa. Sigh. Per la verità, uno dei due potrebbe cavarsela da solo (leggi self-publishing), è spigliato e “frizzantino” quanto basta; ma siccome ho già abbastanza faccende antipatiche a cui pensare, non mi dispiacerebbe seguire le vie tradizionali. Dopo l’ennesima serie di limature e revisioni, per il 2020 ho in mente nuove piste da seguire: l’ambiente editoriale sarà anche un ginepraio spinoso, ma almeno è ricco di opzioni, a saperle individuare e sfruttare nel momento giusto.
Il worldbuilding della trilogia fantasy procede, sempre più complicato ma anche sempre più stimolante, le idee spuntano in continuazione: semmai la cosa difficile è selezionare quelle più efficaci e scartare le altre, sebbene alcune a prima vista sembrino very very cool. Anche il romanzo steampunk procede, ma si tratta di un lavoro ciclopico; soprattutto perché in fin dei conti è anche un romanzo storico (diciamo una Storia parallela a quella del mondo “normale”, ma che con essa condivide moltissimi eventi e personaggi) e quindi l’attività di documentazione è più impegnativa di quanto avessi immaginato. Prego nel 2020 di arrivare in fondo!!!
C’è anche da dire (e questa è la parte più sofferta di questo post) che, non so se per circostanze destinate a rimanere stabili o almeno in parte a diradarsi, sto lottando con un problema che non mi sarei mai aspettata: un crollo verticale delle mie capacità di concentrazione e di memoria. Se studio un testo da cui devo apprendere informazioni, i casi sono due: o prendo appunti a non finire, o tempo mezza giornata e ho già dimenticato gran parte della lettura. Se mi viene in mente un punto di svolta per una trama, o lo butto giù subito almeno per sommi capi, o dopo un’ora l’ho scordato. Non so, probabilmente la sto facendo più grossa del dovuto (sarà che vivo con il terrore di finire indementita come mia madre, quando avrò la sua età), ma questa faccenda mi ha procurato qualche difficoltà anche nelle normali letture di svago, soprattutto nelle ore serali. Non mi era mai capitato di dover tornare indietro di varie pagine per riprendere una lettura dalla sera prima alla sera dopo, è come avere i neuroni aggrovigliati. Gli sbalzi di concentrazione e di memoria hanno influito ovviamente anche sulla gestione di questo sito, che ha avuto momenti di ottima cura e momenti di quasi-abbandono, ma se non altro ha goduto di un buon restyling (grazie ai santi webmaster di Idexa Web) e mi ha dato qualche soddisfazione.
Insomma avrei proprio bisogno di ridefinire una serie di abitudini quotidiane che mi aiutino a risparmiare energie e a consumarle in modo più equilibrato, e questo sarà il vero obiettivo del 2020: mens sana in corpore sana. Il resto, nel bene o nel male, verrà da sé.
Grazie per le “sante parole” espresse nei nostri confronti! E’ sempre un piacere lavorare con una professionista come te. Un augurio per un grande e proficuo 2020 da tutto lo staff di Idexa Web.
I santi webmaster