Dastan verso il mare, di Laura Scaramozzino – Distopico
Dastan verso il mare è un romanzo per ragazzi del 2022, scritto da Laura Scaramozzino e pubblicato dalle Edizioni Piuma.
Ho pensato di leggerlo per due motivi: il primo è che conosco l’autrice (abbiamo entrambe collaborato per un breve periodo a un progetto digital-editoriale), il secondo è che sulla copertina (disegnata da Paolo d’Altan, notevole valore aggiunto) c’è un gatto seduto su una distesa di neve, di fronte a qualcosa che sembra un grosso “tecno-relitto”, per così dire. Sapevo che si trattava di un romanzo distopico e che il protagonista era un ragazzino, ma… il gatto? E niente, mi sono lasciata incuriosire.
Se ogni storia che si rispetti prevede da qualche parte, fosse pure in misura contenuta, un “viaggio dell’eroe”, ecco nel caso di Dastan verso il mare il viaggio è tutt’altro che metaforico e tutt’altro che contenuto. Messi in pericolo da un mondo post-apocalittico e da nemici, chiamati Seguaci dell’Alleanza, che vanno in giro a catturare i bambini grazie a uno speciale potere ipnotico, Dastan e i suoi compagni di sventura devono avanzare per giorni e giorni in mezzo alla neve e al freddo con lo scopo di raggiungere il mare. Lì troveranno la Grande Nave, un rifugio da cui cominciare una nuova vita. Sono accompagnati e protetti dai Custodi della Vita, uomini decisi a difenderli contro i Seguaci nella speranza, un giorno, di ripopolare il mondo.
Ci sono molti temi in questo libro, a partire dall’importanza dei legami fra le persone, unica cosa che può garantire l’esistenza di un futuro (mi ricorda un po’ il concetto di rito come lo viveva la volpe del Piccolo Principe). Ma il futuro ha bisogno di nutrimento, di cure, di calore, e tutto questo è simboleggiato da un sacchettino di semi, donati ai ragazzi da un ambulante che conserva i saperi della sopravvivenza più antica: cacciare la selvaggina, coltivare la terra, allevare bestiame. Per inciso, credo che una caratteristica dell’autrice sia proprio quella di lasciar passare nella scrittura molte suggestioni e tematiche (l’ho notato anche in alcuni suoi racconti disponibili online), facendo però attenzione che i messaggi filtrino dalle azioni e dai dialoghi dei personaggi, senza inutili didascalismi: insomma decisamente my cup of tea.
Naturalmente, intorno a Dastan si sviluppa la storia: nei suoi rapporti con i comprimari, nell’inspiegabile potere di cui è dotato, nel mistero che lo collega al capo dei Seguaci. Una storia lineare, che tramite le azioni dei protagonisti racconta la ricerca della sopravvivenza e soprattutto di come la sopravvivenza stessa vada ricercata senza scendere a compromessi con i nostri valori più profondi.
…e sì, c’è anche il gatto. ^__^