Cuore Oscuro, di Naomi Novik – Fantasy
Cuore Oscuro (titolo originale: Uprooted) è un romanzo young adult di Naomi Novik, che nel 2016 ha vinto i premi Nebula e Locus come miglior fantasy. In Italia è stato tradotto e pubblicato da Mondadori nella collana Chrysalide.
La storia riguarda una ragazza, Agnieszka, la quale da apprendista controvoglia di un mago scorbutico e ombroso, il quale vive arroccato in una fortezza come la Bestia della favola, si trasforma col tempo in un’autentica strega che si troverà in prima linea ad affrontare la minaccia in procinto di abbattersi sull’intera regione: il Bosco, una specie di foresta stregata che assorbe le persone e le contagia con un’oscurità interiore impossibile da eliminare.
Di questo libro ho apprezzato l’ambientazione almeno un po’ diversa (se non altro nei termini e in alcuni riferimenti mitologici) dal solito fantasy derivato dal ciclo bretone o dalle leggende nord europee: le avventure di Cuore Oscuro si svolgono in un luogo assolutamente di fantasia che però si direbbe ispirato alla tradizione favolistica dell’Est Europa, con tanto di accenni alla figura della Baba Jaga.
Per il resto, non l’ho trovato appassionante: diciamo che è una storia che regge, si sviluppa e prevede anche qualche rivelazione interessante (su tutte l’origine del Bosco), ma non mi ha tenuta attaccata alle pagine. Ci aggiungo anche una protagonista che in termini di personalità evolve ben poco, un coprotagonista maschile antipatico come una martellata nelle rotule e, quel che è peggio, una storia d’amore appiccicata lì. Se non altro, essa non occupa troppo posto, perché già le poche pagine in cui è trattata sono inutili e prive di vera motivazione – o almeno io non l’ho vista, mi è parsa una puntata della serie “e mettiamocela una storia d’amore spolverata di sesso anatomico”.
Ora, capisco che alcune cose siano abbastanza caratteristiche dei romanzi young adult, ma c’è modo e modo. Quindi sì, romanzo scorrevole e leggibile, ma dal mio punto di vista i difetti sono superiori ai pregi; fermo restando che, se ha vinto due premi importanti ed è pure stato candidato ad altri, può tranquillamente avere dei lati molto positivi che io non ho saputo individuare (no, non sono una di quelle persone secondo cui i premi sono tutti, e sempre, dati a chi non li merita).