Ch’idzigyaak e Sa’ in “Due donne” – Buddy Women
Due donne (sottotitolo: Una leggenda dell’Alaska. Una storia di coraggio e sopravvivenza) è un libro di Velma Wallis (ehi, c’è un’altra Velma che scrive!!!) pubblicato nel 1993 negli Stati Uniti e portato in Italia da Guanda l’anno successivo. Al momento è disgraziatamente fuori catalogo e reperibile solo nel mercato dell’usato.
Il sunto più efficace della trama sta nel titolo originale, che è un po’ più preciso della traduzione italiana: Two Old Women. An Alaska Legend of Betrayal, Courage and Survival. Ovvero Due donne anziane. Una leggenda dell’Alaska di tradimento, coraggio e sopravvivenza. Quindi, anzitutto le protagoniste sono persone anziane – e se sappiamo che, in letteratura come al cinema come nella fiction televisiva, difficilmente la terza età fa appeal. Inoltre c’è di mezzo un tradimento, ma non nel senso romantico del termine (lui, lei, l’altra) o altro del genere: si tratta del tradimento di una tribù intera ai danni dei due membri più deboli che, in circostanze come carestie o inverni particolarmente freddi, vengono abbandonati affinché non siano di peso agli altri.
È proprio questo il principio della la storia: le due donne anziane, Ch’idzigyaak e Sa’, vanno incontro alla morte per fame o per assideramento, mentre la tribù migra altrove. A meno che non riescano a cavarsela da sole. Sono vecchie, non hanno grandi forze né grandi energie; però sono anche esperte, hanno conoscenze che possono sfruttare. E per accedere a quelle competenze, sepolte da anni di abitudini, devono riscoprire sentimenti perduti come l’orgoglio e la determinazione. Devono ritrovare se stesse.
Come recita il titolo originale, è solo di tradimento, coraggio e sopravvivenza che si parla. Due donne non è una storia di solidarietà dettata da nobili sentimenti, non è una storia di amicizia affettuosa, non è una storia sdolcinata (Ch’idzigyaak e Sa’ diventano amiche, diventano buddy women, perché non possono fare diversamente). È la versione romanzata con stile denso e asciutto di una leggenda athabaska e, come tutte le leggende, ha molto da insegnare – soprattutto nel finale.