Charlie’s Angels – Icone 5
Charlie’s Angels debuttò sugli schermi televisivi americani il 22 settembre 1976, quarant’anni fa tondi tondi. Io iniziai a guardarlo nei primi anni Ottanta, ricordo che frequentavo le scuole medie. Fu una mia amica a presentarmelo: il mio spirito maschiaccio e avventuroso non aveva molta fiducia in un prodotto che metteva insieme il binomio “donne & avventura”. Questo perché nella stragrande maggioranza dei casi i serial avventurosi in circolazione, cartoni animati inclusi, relegavano le donne ai soliti ruoli stereotipati e marginali.
Alla fine l’amica mi convinse e io, di Charlie’s Angels, diventai una fan accanita. Se dovessi dirti quale delle tre fosse il “mio” angelo, risponderei senz’altro Sabrina Duncan, interpretata da Kate Jackson con il doppiaggio magistrale di Annarita Pasanisi, che sospetto abbia contribuito non poco alla mia simpatia per il personaggio.
Charlie’s Angels era un telefilm onesto e pulito, con molte trame di puro entertainment, ma anche alcune in grado di turbare la Velma preadolescente. Gli Angeli di Charlie mi introdussero in modo graduale e delicato ad argomenti come l’uso di droghe, il gioco d’azzardo, la vita nelle carceri, i traumi psicologici, la violenza domestica. C’erano dialoghi brillanti e scene di azione convincenti, per nulla esasperate. Anche i cambi di cast non mi dispiacquero (dopo gli angeli “originali” Kate Jackson, Jaclyn Smith e Farrah Fawcett arrivarono Cheryl Ladd, Shelley Hack e Tanya Roberts), sebbene col tempo un po’ di stanchezza nelle sceneggiature iniziasse a sentirsi.
I film usciti nel 2000 e nel 2003 (quelli con Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu) erano più ironici e sopra le righe, a modo loro godibili, ma andavano – giustamente – in un’altra direzione. Idem dicasi per il fallimentare tentativo di remake televisivo del 2011 (protagoniste Minka Kelly, Rachael Taylor e Annie Ilonzeh). Per inciso, contando anche la villain interpretata da una straordinaria Demi Moore in Charlie’s Angels: Full Throttle, al momento siamo a quota tredici angeli ufficialmente esistiti. Mi sono chiesta spesso se prima o poi sarebbe stato messo insieme un nuovo trio, e in effetti pochi mesi fa hanno iniziato a circolare notizie su un nuovo remake cinematografico.
Nel 1977, Farrah Fawcett rilasciò questa dichiarazione: “Quando Charlie’s Angels incominciò ad avere un primo successo pensai che fosse grazie alla nostra bravura ma, quando ebbe un tale successo internazionale, capii che ciò era dovuto al fatto che nessuna di noi portava il reggiseno”. Nutro affetto e rispetto per questa attrice (la sua morte, nel 2009, mi intristì molto), ma in questo caso specifico non credo che avesse ragione. Ce n’erano tante, di ragazzine come me, a cui di abbigliamento e reggiseno non importava nulla, e che volevano solo storie con personaggi femminili degni di questo nome. Insieme a Wonder Woman, a La Donna Bionica, a Cagney & Lacey e ad altri serial che si sarebbero aggiunti nel tempo, credo abbia dato una mano alla costruzione di una briciolina di consapevolezza e di autostima in più in molte ragazze e donne. A distanza di quarant’anni, il minimo è un sentito grazie.
Se poi do un’occhiata a questo video, abbi pazienza ma mi scende la lacrimuccia. *sniff*