42 passi ai confini del fantasy, il podcast – Fantasy

42 passi ai confini del fantasy è un podcast settimanale gratuito, realizzato da La Prof, che ha debuttato lo scorso 25 settembre su tutte le principali piattaforme di ascolto.

08-11-2022-BOgni puntata affronta un tema ricorrente nell’immaginario fantasy, declinato soprattutto in letteratura ma anche nel cinema, nella televisione e via dicendo (anche perché ormai l’una deborda negli altri e viceversa). Si parla ad esempio delle peculiarità che il fantasy ha in comune con il mito, dei portali che mettono in comunicazione mondi ordinari e mondi straordinari, dei viaggi nei regni dei defunti, dell’uso della dimensione temporale nelle narrazioni. E si citano autori come George Martin, J.R.R. Tolkien, Ursula LeGuin, Robert Jordan, C.S. Lewis, J.K. Rowling eccetera.

Mi piace questo podcast perché, al dovuto rigore scientifico nell’affrontare le varie tematiche, affianca una gradevole leggerezza nell’esposizione; insomma è un bel misto fra approfondimento e passione. Ancor più significativo è che, nella descrizione di ciascuna puntata, siano indicati i riferimenti bibliografici su cui l’autrice si è basata per reperire e condensare informazioni, teorie, aneddoti storico-biografici e insomma tutti i contenuti che ha poi riversato negli audio. Ormai i 42 passi ai confini del fantasy sono il mio appuntamento settimanale fisso del lunedì.

08-11-2022-CCi sono giusto due elementi che non mi gustano. Il primo è la chiosa dell’introduzione di ogni puntata, che recita “Cosa cerchiamo? La risposta, il nostro 42, alla vera domanda: il fantasy è solo un gioco per ragazzi?” Ecco, secondo me questa domanda retorica, che fa riferimento alla contrapposizione fra “cultura alta” e “cultura bassa”, offre il fianco a un vittimismo tipico degli appassionati di varie culture pop (games, comics, serie tv, anime eccetera). Lo conosco bene avendo bazzicato per anni il mondo dei fumetti, l’ho sperimentato, l’ho sfoggiato e… basta, ormai credo abbia fatto il suo tempo, dopo un po’ viene a noia e temo addirittura che sia controproducente. Il secondo elemento a lasciarmi perplessa è la velocità di lettura, che spesso mi pare eccessiva: rallenta, Prof, che non ti sto dietro!  ^_^

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