The Art of Blizzard Entertainment – Artwork
The Art of Blizzard Entertainment è un volume di grande formato, cartonato con sovraccoperta lucida, di quasi 400 pagine stampate su carta patinata e di grammatura robusta, che contiene illustrazioni, schizzi e concept art varie realizzate dai disegnatori dello studio Blizzard, quello – per capirci – di videogiochi come World of Warcraft, StarCraft e Diablo, prodotti che hanno costituito pietre miliari nel loro campo. Tra l’altro, da Warcraft nel 2016 è stato tratto un film (che si presumeva dovesse avere dei seguiti, di cui non si è più sentito parlare), mentre a Diablo sono stati dedicati libri, fumetti e giochi di ruolo.
Nei giorni scorsi mi è capitato dopo tempo immemore di sfogliare l’artbook, e credo che in casi come questo gli illustratori scesi in campo possano davvero essere considerati artisti e visionari (fra di loro, nomi come Brom, Roman Kenny, Peter Lee, Bill Petras, Glenn Rane e Wei Wang). Di pagina in pagina, la mescolanza degli stili può generare un senso di disarmonia, eppure l’appartenenza agli stessi universi narrativi (e dico narrativi perché questi videogiochi nel procedere dei livelli e degli ostacoli, riescono a raccontare una storia, per quanto semplice) ricompatta i contributi e ne fa emergere i tratti comuni: la cura per il dettaglio, i giochi di luci e ombre, le ambientazioni dark, l’imponenza dei personaggi, le creature mostruose.
Molte illustrazioni sono commentate dagli art director della Blizzard (per esempio Nick Carpenter, Samwise Didier and Chris Metzen) e accompagnate da schizzi e bozzetti che illustrano il processo creativo. Non tutte le immagini sono inedite, alcune erano apparse su artbook precedenti; però è interessante che oltre alle tre sezioni principali, dedicate appunto a Warcraft, StarCraft e Diablo, il volume ne presenti una quarta, sottile sottile, intitolata “Caduti in battaglia”, dove trovano spazio illustrazioni e concept realizzati in vista di nuovi progetti (Nomad, Bloodlines, Denizen e Ronin) la cui lavorazione, per un motivo o per l’altro, non è mai stata avviata. Personalmente, amo il senso di nostalgia trasmesso dalle tracce di ciò che poteva essere e non è stato.
Il volume originale è uscito nel 2013 per la Insight Edition ed è stato proposto in italiano lo stesso anno dalla Panini Comics. Costa un pozzo di soldi, non lo nego, ma per un prodotto del genere sono ben spesi.